Vini pregiati della Sardegna
Tutti coloro che si intendono di vino sanno che non tutte le bottiglie si equivalgono. Moltissime sono le variabili interessate, da una costante attenzione e selezione del vitigno, alla scelta del microclima giusto, per poi passare alla fase della macerazione, riposo e imbottigliamento.
I veri intenditori di vino sanno che molte volte è necessario rinunciare ad un'annata quando non si sono presentate le migliori condizioni per la nascita di un vino particolarmente importante e delicato.
Pertanto, parlando di vini pregiati della Sardegna, non si può non nominare la bottiglia Barrua I.G.T. Isola dei Nuraghi, Agripunica. Prodotto nella Sardegna sud-occidentale in cui nascono i più importanti vini rossi della regione.
Cosa rende così particolari i vini Sardi
I terreni sono a medio impasto, prevalentemente sassosi con una relativa quantità di argilla. Il microclima tipicamente mediterraneo con estati asciutte e inverni corti e miti permette l'ottimo sviluppo dei vitigni autoctoni che grazie all'influenza del mare e del sole caldo, facilita l'eccezionale maturazione dei grappoli.
Sorseggiando questo vino unico e pregiato si percepisce la Sardegna più autentica e raffinata. Il calice ideale in cui sorseggiare questo rosso fermo è uno ampio che permette la decantazione. Elegante, si viene travolti dal sentori di frutta matura, spezie e mirto.
A circa 230 metri dal livello del mare avviene la nascita di un altro I.G.T. Isola dei Nuraghi, ovvero l'Argiolas Turriga. L'attenta selezione delle uve permette di imbottigliare un rosso dal sapore intenso e complesso con un colore unico e raro: un viola intenso, quasi nero con sfumature rosso vermiglione. Anche in questo caso, il clima gioca la sua parte.
Estati molto calde, ventilate dal mare e inverni miti permettono una raccolta a mano delle uve nei mesi di Ottobre e Novembre. I vitigni sono quelli autoctoni della Sardegna con una presenza maggiore di Cannonau, ma in cui trovano spazio anche il Malvasia nera, il Bovale e il Carignano.
Il terreno su cui è ubicato il vigneto è un terreno ciottoloso, con strati rocciosi. Al palato, questo capolavoro sardo risulta avvolgente e caldo. Ottimo da abbinare con i prodotti autoctoni, ha una longevità di più di vent'anni che sicuramente permette ai veri intenditori di saperselo sorseggiare al meglio.