
Poggio di Sotto
Siamo a Cerè di Negrar sul monte Cà Paletta nella Valpolicella, persi nel fascino di questo territorio, tra uliveti, ciliegi e, ovviamente, vigneti. Siamo nella cantina Giuseppe Quintarelli.
Produrre vino in modo unico e irripetibile. È questa la missione dei fratelli Filippo e Ettore Finetto fondatori di Garbole. Una filosofia indipendente è quella che sta dietro questa azienda vitivinicola che ha iniziato la sua avventura nel 1994 e continua oggi, con quella tensione e passione del primo giorno, a voler continuare a migliorarsi sempre per riuscire ad ottenere vini rossi pregiati.
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L’azienda ha origine all’inizio del secolo col suo fondatore, Silvio Quintarelli. I primi vigneti di questa storica cantina avevano sede nella località di Figàri nel comune di Marano di Valpolicella e già in quegli anni i suoi vini erano apprezzati oltreoceano, venivano, infatti, esportati negli Stati Uniti in piccole botti di rovere e damigiane. È nel 1924 che l’azienda si sposta nella vallata dove ha sede oggi, ed è qui che Silvio, con la sua famiglia, prosegue la sua attività. Negli anni ’50 c’è il passaggio di testimone, Giuseppe, il più giovane dei figli subentra alla conduzione dell’azienda vinicola. È lui il cuore e l’anima dei vini Quintarelli, è lui che dà il nome alla cantina e che, ne ha fatto la storia, facendo la storia dell’Amarone e facendo conoscere tutti i suoi vini in Italia e all’estero.
Quintarelli: vini perfetti per l'invecchiamento

È Giuseppe con la sua famiglia che, negli anni, ha portato avanti le attività della cantina, l’ha portata a crescere e a rinnovarsi senza però farle perdere il focus verso ciò che negli anni ne ha fatto la sua forza: il metodo tradizionale, lasciare che solo alcuni grappoli arrivassero a maturazione, rispettare la natura e i suoi tempi utilizzando esclusivamente materiali naturali per far crescere le vigne, trattare l’uva e il vino. Tutti i vini delle cantine Quintarelli hanno due caratteristiche che li accomuna: la naturale predisposizione al lunghissimo affinamento, realizzato in botti di legno e in bottiglia, che porta ad un miglioramento del vino e delle sue caratteristiche almeno oltre i 10 anni, e una vivacità che si continua ad esprimere dopo l’apertura della bottiglia.
Garbole, il cui nome è quello della località veronese nel comune di Tregnago, nella valle di Illasi, tra Soave e la Valpolicella, è dove hanno sede i vigneti e la cantina.
I fratelli Finetto si definiscono “autodidatti, innovatori e fuori dagli schemi” e, negli anni, stanno portando avanti con passione e determinazione il loro progetto, chiaro e ben definito: quello di produrre vini con un’identità ben precisa che rispecchi quelli che sono i punti cardinali della loro Garbole Philosophy: “Solo natura e lavoro dell’uomo all’interno della bottiglia: e persone prima del vino, il valore prima del prezzo, il vino prima dell’etichetta”. Ed è in questa filosofia che si calano alla perfezione i vini made in Garbole: l’Heletto Rosso Veneto I.G.T., vitalità e passione, spavalderia e riflessione; l’Hatteso Amarone della Valpolicella Riserva D.O.C., equilibrio tra forza e morbidezza; l’HESTREMO Recioto della Valpolicella D.O.C., “legame tra passato e presente, ci ricorda chi siamo e da dove veniamo. Rievoca ricordi, pensieri ed emozioni che albergano nella nostra parte più ancestrale” e infine, l’ultimo arrivato di casa Garbole l’Hurlo edizione limitata e in vendita solo su prenotazione, “un soffio di spirito che si esprime nella materia che è in grado di raggiungere la parte più intima dell’emotività”.