
Gaja
La storia di questa dinastia nasce nel 1859 quando il trisnonno Giovanni fondò la storica cantina a Barbaresco, da allora Gaja è rimasto sinonimo di qualità. Fu Angelo, seconda generazione della famiglia, a puntare su una produzione di qualità già ai primi del '900.
Siamo a Cerè di Negrar sul monte Cà Paletta nella Valpolicella, persi nel fascino di questo territorio, tra uliveti, ciliegi e, ovviamente, vigneti. Siamo nella cantina Giuseppe Quintarelli.
L'azienda agraria Scacciadiavoli di Montefalco, nel perugino, fu fondata nel 1884 dal Principe Ugo Boncompagni Ludovisi. La zona di produzione delle uve DOC di Montefalco comprende il comune stesso di Montefalco, ma si estende fino a includere Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria. La storia ultracentenaria della cantina Scacciadiavoli è sinonimo di amore per la tradizione e per la natura. Già al tempo della sua fondazione l’azienda appariva come un complesso enologico imponente e all'avanguardia. Successivamente la famiglia Pambuffetti, a partire dal capostipite Amilcare che la acquisì nel 1954, ha portato avanti un'eccellenza di prodotto tutta italiana.
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Fu il primo a capire che l'export era la carta vincente per il vino italiano: proponendo il suo prodotto sul mercato americano cominciò la grande scalata della sua cantina. Oggi questa realtà conta cento ettari vitati in Piemonte e più di duecento in Toscana, affiancando così la produzione piemontese con i più rinomati vini toscani, Brunello di Montalcino in testa. L'enologo Guido Rivella è l'anima di tutti i vini della famiglia Gaja. Quando, a metà degli anni Sessanta, entra nel giro della gran ristorazione, ha già a disposizione un’eccellente gamma di vini. Poi nascono i cru: il primo, San Lorenzo è del 1967. Nel 1970 nasce Sorì Tildin e nel 1978 è la volta di Costa Russi. Oggi il brand significa 92 ettari di proprietà condotti nel pieno rispetto della natura, per una produzione di circa 350.000 bottiglie annue.

I riconoscimenti dei vini Gaja
Bottiglie preziose, che rispecchiano perfettamente la personalità di Angelo, o meglio il suo modo di intendere il vino. Lui per primo ha osato innovare questo vino con tecniche che vanno dall’abbattimento vertiginoso della produzione per ettaro (per una maggior qualità), al controllo della temperatura di fermentazione, all’uso di lunghi tappi e all’affinamento in barrique. Molte sono le riviste che hanno parlato di lui come un vero mito del mondo del vino, considerando anche che il suo Barbaresco 1985 è stato definito da Wine Spectator “il miglior vino mai prodotto in Italia”, nel 1998 gli inglesi di Decanter lo hanno eletto “man of the Year” e che, infine, nel 2011 ancora gli americani di Wine Spectator lo hanno onorato addirittura con la loro copertina. È stato anche premiato da Prize for Lifetime Achievement, la prestigiosa rivista di riferimento tedesca dedicata al business del vino internazionale Meininger’s Wine Business International, per il successo di una vita, come uomo che ha fatto storia, innovato, guardato oltre e scommesso portando i suoi vini e il suo nome nell’olimpo dell’enologia mondiale.
Dire Gaja, quindi, equivale a dire gusto e qualità, alla base dei quali ci sono prima di tutto passione ed esperienza all’interno del mondo vitivinicolo.
Una particolarità dei vini Gaja è rappresentata senza ombra di dubbio dal loro perfetto equilibrio tra sapore e struttura, un’armonia in grado di dare vita ad un’esperienza gustativa così particolare da rappresentare un unicum in questo settore.
Dai rossi ai bianchi, si tratta di prodotti da assaporare in tutta la loro struttura, apprezzandone la diversa personalità a seconda dei vari abbinamenti. E se alcuni sono più indicati per il pesce, altri danno il meglio in compagnia di carne e formaggi.
Vini Gaja: il sapore dell’esperienza, il gusto della professionalità
Note di caffè e mora, di frutta matura e spezie oppure, ancora, di agrumi e miele: ogni bottiglia di questa azienda racchiude un tripudio di profumi, fragranze e sapori tutti da degustare.
Scegliere i vini Gaja significa puntare sul sicuro e scoprire ogni volta un vino pregiato dalle perfette armonie capaci di rendere ogni momento un attimo di pura estasi.

L’azienda ha origine all’inizio del secolo col suo fondatore, Silvio Quintarelli. I primi vigneti di questa storica cantina avevano sede nella località di Figàri nel comune di Marano di Valpolicella e già in quegli anni i suoi vini erano apprezzati oltreoceano, venivano, infatti, esportati negli Stati Uniti in piccole botti di rovere e damigiane. È nel 1924 che l’azienda si sposta nella vallata dove ha sede oggi, ed è qui che Silvio, con la sua famiglia, prosegue la sua attività. Negli anni ’50 c’è il passaggio di testimone, Giuseppe, il più giovane dei figli subentra alla conduzione dell’azienda vinicola. È lui il cuore e l’anima dei vini Quintarelli, è lui che dà il nome alla cantina e che, ne ha fatto la storia, facendo la storia dell’Amarone e facendo conoscere tutti i suoi vini in Italia e all’estero.
Quintarelli: vini perfetti per l'invecchiamento

È Giuseppe con la sua famiglia che, negli anni, ha portato avanti le attività della cantina, l’ha portata a crescere e a rinnovarsi senza però farle perdere il focus verso ciò che negli anni ne ha fatto la sua forza: il metodo tradizionale, lasciare che solo alcuni grappoli arrivassero a maturazione, rispettare la natura e i suoi tempi utilizzando esclusivamente materiali naturali per far crescere le vigne, trattare l’uva e il vino. Tutti i vini delle cantine Quintarelli hanno due caratteristiche che li accomuna: la naturale predisposizione al lunghissimo affinamento, realizzato in botti di legno e in bottiglia, che porta ad un miglioramento del vino e delle sue caratteristiche almeno oltre i 10 anni, e una vivacità che si continua ad esprimere dopo l’apertura della bottiglia.
Proprio per la passione per questo settore e l’esperienza maturata in tutti questi decenni, la proposta Scacciadiavoli non può mancare nel catalogo della nostra enoteca online, da sempre attenta ai migliori vini italiani.
Cantina Scacciadiavoli: un’azienda agraria unica
La cantina Scacciadiavoli è stata ristrutturata negli anni 2000 in maniera importante, ma sempre nel rispetto delle strutture originali, in modo tale da preservare gli antichi elementi strutturali e architettonici, e, facendo sì che la tradizione potesse andare di pari passo con l'innovazione tecnologia dell'impiantistica di settore. La produzione di vino non fu arrestata neanche durante questi lavori di ristrutturazione e ammodernamento e ad oggi la produzione è quantitativamente significativa: 130 ettari di superficie, di cui circa 40 a vigneto, garantiscono una vasta offerta di prodotto. La produzione del vino Scacciadiavoli avviene per gravità, grazie alla struttura di tipo verticale, organizzata in quattro differenti livelli. Vini rossi, vini bianchi, grappe e spumanti fanno parte dell'ampia produzione della cantina e sono in grado di soddisfare le esigenze di ogni palato.

Scacciadiavoli Montefalco: dal territorio al clima, tutte le info
Il podere si trova in un territorio collinare, a circa 400 metri sul livello del mare, in una zona dalle dolci pendici e dal clima continentale. L'esposizione è variabile: questa differenza di microclimi determina una vasta produzione di vini pregiati ma mai uguali tra loro, con un unico comun denominatore che è l'eccellenza del prodotto. La tipologia prevalente di terreno che caratterizza l'azienda agraria Scacciadiavoli è argilloso, questo si traduce in una terra fertile per le varietà tardive come il Sagrantino di Montefalco. È proprio il Sagrantino di Montefalco Scacciadiavoli una delle bottiglie più apprezzate non solo in Italia, ma anche all’estero, con un ampio pubblico internazionale.

Azienda agraria Scacciadiavoli: consigli per gli acquisti
Proponiamo ora qualche consiglio per acquistare un’ottima bottiglia di vino pregiato, in modo da garantirvi un'esperienza sensoriale avvolgente. La nostra prima opzione è un ottimo Sagrantino di Montefalco da 0.75 litri, un vino dal colore rubino profondo, quasi tendente al viola. Il profumo è dolce e persistente, inoltre si caratterizza per un gusto floreale, dai sentori esotici di vaniglia, cacao e tabacco. Vitigno 100% Sagrantino, è una scelta molto azzeccata per selvaggina, cacciagione e carni rosse. Altra bottiglia pregiata è lo spumante Scacciadiavoli Brut. Siamo in presenza di bollicine di pregio, con un perlage elegante e raffinato, ottimo per un’occasione importante. Al naso si presenta subito con toni floreali e fruttati, mentre in bocca è vivace e perfettamente equilibrato. Un’altra scelta molto interessante è il passito Sagrantino di Montefalco Scacciadiavoli, con le sue note preziose di dolce frutta matura e sentori di frutti di bosco.

Sagrantino di Montefalco Azienda Agraria Scacciadiavoli...
