
Pezzi Unici
La regione delle Marche sa regalare vini di qualità e spessore, certamente alcuni di essi sono considerati da intenditori e amanti del buon vino prodotti di eccellenza.
Tutti coloro che si intendono di vino sanno che non tutte le bottiglie si equivalgono. Moltissime sono le variabili interessate, da una costante attenzione e selezione del vitigno, alla scelta del microclima giusto, per poi passare alla fase della macerazione, riposo e imbottigliamento.
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Innanzitutto va detto che questa regione si presenta per lo più collinare e montuosa e pertanto si trovano numerosi marchi D.O.C.G e D.O.C presenti in tutto il territorio marchigiano.
Sicuramente il vitigno di maggiore conoscenza è il Verdicchio unito al Pecorino, Passerina, Malvasia Bianca e Trebbiano toscano. Tutti questi regalano vini bianchi freschi e beverini. Il vitigno a bacca nera più celebre è Lacrima insieme al Montepulciano e Sangiovese.
Ad esempio, il vitigno Passerina in purezza è in grado di regalare un ottimo bianco i cui sentori floreali sono esaltati al naso.
La selezione Enoteca Properzio di ottimi vini marchigiani

Decisamente aromatico, rotondo e pieno, il Villa Angela Passerina etichettato Velenosi è il racconto di come la modernità riesce a sposarsi in modo perfetto con l'antica tradizione artigianale. Le uve vengono selezionate attentamente e raccolte a mano affinché il prodotto finale sia di alta qualità. Pieno e facilmente beverino, è un vino pregiato davvero adatto ad essere sorseggiato con i primi piatti.
Un altro capolavoro marchigiano degno di nota e conosciuto sicuramente ai veri intenditori è Kurni, Oasi degli Angeli.
Nominato il miglior vino dalle guide enologiche più rinomate del panorama italiano, è un Montepulciano in purezza invecchiato in barrique per circa ventun mesi prima di essere imbottigliato senza subire nessun processo di filtrazione e chiarifica.
È un vino pregiato rosso per veri intenditori, carico ed intenso che regala un'esplosione di sapori e profumi tra i quali si riconosce la vaniglia, spezie, tabacco e frutti rossi.
Risulta un connubio perfetto tra equilibrio e perfezione. Il vigneto di riferimento è posizionato a circa trecento metri di altitudine su un terreno sabbioso e ampiamente drenato. Impossibile non provarlo dal momento che si presenta come una vera e propria esperienza sensoriale presente in sole 5000/6000 bottiglie per stagione. Davvero un capolavoro del panorama vitivinicolo marchigiano.
In ogni caso i vini pregiati marchigiani non sono finiti qui.
Moltissimi sono i prodotti bianchi e neri, proposti nella nostra enoteca online, che meritano di essere accennati: il Verdicchio dei Castelli di Jesi Querciantica etichettato Velenosi è un DOC classico e rappresenta il tipico bianco marchigiano, equilibrato e dal finale persistente; il Villa Bucci Riserva, dell'Azienda Agricola Bucci, e molti altri ancora.

I veri intenditori di vino sanno che molte volte è necessario rinunciare ad un'annata quando non si sono presentate le migliori condizioni per la nascita di un vino particolarmente importante e delicato.
Pertanto, parlando di vini pregiati della Sardegna, non si può non nominare la bottiglia Barrua I.G.T. Isola dei Nuraghi, Agripunica. Prodotto nella Sardegna sud-occidentale in cui nascono i più importanti vini rossi della regione.
Cosa rende così particolari i vini Sardi

I terreni sono a medio impasto, prevalentemente sassosi con una relativa quantità di argilla. Il microclima tipicamente mediterraneo con estati asciutte e inverni corti e miti permette l'ottimo sviluppo dei vitigni autoctoni che grazie all'influenza del mare e del sole caldo, facilita l'eccezionale maturazione dei grappoli.
Sorseggiando questo vino unico e pregiato si percepisce la Sardegna più autentica e raffinata. Il calice ideale in cui sorseggiare questo rosso fermo è uno ampio che permette la decantazione. Elegante, si viene travolti dal sentori di frutta matura, spezie e mirto.
A circa 230 metri dal livello del mare avviene la nascita di un altro I.G.T. Isola dei Nuraghi, ovvero l'Argiolas Turriga. L'attenta selezione delle uve permette di imbottigliare un rosso dal sapore intenso e complesso con un colore unico e raro: un viola intenso, quasi nero con sfumature rosso vermiglione. Anche in questo caso, il clima gioca la sua parte.
Estati molto calde, ventilate dal mare e inverni miti permettono una raccolta a mano delle uve nei mesi di Ottobre e Novembre. I vitigni sono quelli autoctoni della Sardegna con una presenza maggiore di Cannonau, ma in cui trovano spazio anche il Malvasia nera, il Bovale e il Carignano.
Il terreno su cui è ubicato il vigneto è un terreno ciottoloso, con strati rocciosi. Al palato, questo capolavoro sardo risulta avvolgente e caldo. Ottimo da abbinare con i prodotti autoctoni, ha una longevità di più di vent'anni che sicuramente permette ai veri intenditori di saperselo sorseggiare al meglio.