
I migliori vini della Campania
La Campania è una delle regioni della nostra penisola che presenta una delle migliori tradizioni enologiche con una ottima produzione di vini pregiati, sia bianchi che rossi.
Tutti coloro che si intendono di vino sanno che non tutte le bottiglie si equivalgono. Moltissime sono le variabili interessate, da una costante attenzione e selezione del vitigno, alla scelta del microclima giusto, per poi passare alla fase della macerazione, riposo e imbottigliamento.
Seleziona Abbinamento

La particolare struttura dei vini di qualità assicura una produzione tale da poter superare per varietà e qualità quella dei vini francesi.
Ma quali sono i motivi che permettono di ottenere vini così pregiati nella terra campana? In realtà non esiste una sola risposta a questa domanda. Uno dei motivi principali è dato dalla particolare natura del suolo di questa terra.
La zona circostante il Vesuvio, con l'adiacente fascia costiera e la zona flegrea è caratterizzata da terreni di origine vulcanica, particolarmente ricchi di sali minerali, che assicurano una crescita forte e rigogliosa delle viti.
Ma non bisogna sottovalutare anche l'aspetto climatico che caratterizza invece i territori dell'entroterra, in particolare il Beneventano, l'alto Casertano e l'Avellinese.
Qui infatti le forti escursioni termiche permettono all'uva di maturare in maniera ottimale e di caratterizzarsi per aromi e profumi davvero unici che si traducono in vini dal sapore caratteristico.
I vini campani famosi in tutto il mondo

A dire il vero questa regione non si distingue per una produzione particolarmente elevata. Ma se è vero che l'aspetto quantitativo è limitato, per quanto riguarda la qualità i vini sono di indubbio pregio.
Questo risultato è dovuto anche alle tecniche di produzione seguite dalle aziende vinicole che miscelano alla perfezione maestria e tradizioni artigiane con i nuovi ritrovati della tecnologia. In tal modo si riesce a rendere efficiente la produzione senza però tralasciare la qualità del prodotto.
La Campania primeggia innanzitutto per le diverse etichette DOC e DOCG ottenute dai suoi vini bianchi. Tra questi merita menzione la Falanghina dei Campi Flegrei, un eccellente prodotto realizzato dall'omonima uva che è particolarmente apprezzato per la sua freschezza e semplicità di abbinamento.
Vini bianchi tipici dell'entroterra campano sono, invece, il Greco di Tufo e la Coda di Volpe. Si tratta di due vini molto strutturati, caratterizzati da un bouquet aromatico pieno e raffinato e con un buon retrogusto fruttato.
Tra i vini rossi di maggior pregio deve necessariamente essere menzionato il Falerno del Massico, prodotto dalle omonime uve, che si presenta con un sapore asciutto e con una struttura robusta. Molto prelibato è anche il Taurasi che prende il nome dalla città di produzione, anche se nella stessa sono compresi circa 15 comuni. Il Taurasi è un vino dal colore rosso intenso, quasi granata, di ottima corposità e molto gradevole al palato.

I veri intenditori di vino sanno che molte volte è necessario rinunciare ad un'annata quando non si sono presentate le migliori condizioni per la nascita di un vino particolarmente importante e delicato.
Pertanto, parlando di vini pregiati della Sardegna, non si può non nominare la bottiglia Barrua I.G.T. Isola dei Nuraghi, Agripunica. Prodotto nella Sardegna sud-occidentale in cui nascono i più importanti vini rossi della regione.
Cosa rende così particolari i vini Sardi

I terreni sono a medio impasto, prevalentemente sassosi con una relativa quantità di argilla. Il microclima tipicamente mediterraneo con estati asciutte e inverni corti e miti permette l'ottimo sviluppo dei vitigni autoctoni che grazie all'influenza del mare e del sole caldo, facilita l'eccezionale maturazione dei grappoli.
Sorseggiando questo vino unico e pregiato si percepisce la Sardegna più autentica e raffinata. Il calice ideale in cui sorseggiare questo rosso fermo è uno ampio che permette la decantazione. Elegante, si viene travolti dal sentori di frutta matura, spezie e mirto.
A circa 230 metri dal livello del mare avviene la nascita di un altro I.G.T. Isola dei Nuraghi, ovvero l'Argiolas Turriga. L'attenta selezione delle uve permette di imbottigliare un rosso dal sapore intenso e complesso con un colore unico e raro: un viola intenso, quasi nero con sfumature rosso vermiglione. Anche in questo caso, il clima gioca la sua parte.
Estati molto calde, ventilate dal mare e inverni miti permettono una raccolta a mano delle uve nei mesi di Ottobre e Novembre. I vitigni sono quelli autoctoni della Sardegna con una presenza maggiore di Cannonau, ma in cui trovano spazio anche il Malvasia nera, il Bovale e il Carignano.
Il terreno su cui è ubicato il vigneto è un terreno ciottoloso, con strati rocciosi. Al palato, questo capolavoro sardo risulta avvolgente e caldo. Ottimo da abbinare con i prodotti autoctoni, ha una longevità di più di vent'anni che sicuramente permette ai veri intenditori di saperselo sorseggiare al meglio.