Vino e Territorio
Alessandro Morini: conquistai Roberto Angelini con il mio Rubacuori
“Ho conosciuto la famiglia Angelini in occasione della manifestazione Vini nel Mondo di Spoleto 2006: Roberto mi aveva invitato a partecipare con il vino Rubacuori, un passito da uve di Centesimino, alla cena di Gala con altre prestigiose cantine. Galeotta fu la cena nella quale il Rubacuori ‘rubò il cuore’ a Roberto e così iniziò il nostro rapporto”. A raccontare come sia nato il solido legame che ormai da anni lega l’azienda vinicola Poderi Morini all’Enoteca Properzio è proprio il viticoltore romagnolo Alessandro Morini.
“Roberto – ha ricordato Morini – era l’organizzatore della manifestazione e mi fece molto piacere ricevere l’invito, perché oltre a essere stato inserito in un tavolo così prestigioso ho avuto la possibilità di conoscere lui come persona. Sin da subito, sia con me che con mia moglie Daniela, si è instaurato un bellissimo rapporto basato sulla sincerità e sulla correttezza, che negli anni si è consolidato sempre di più”.
Morini: con Roberto Agelini un bellissimo rapporto basato su sincerità
Nato nel 1998 per opera del padre di Alessandro, Natale, quello di Poderi Morini è un progetto fondato sulla professionalità e sulla competenza nel settore vitivinicolo, così come sulla cura e il rispetto tanto per i vitigni quanto per il territorio circostante.
“Quando iniziai il progetto sul Centesimino, vitigno autoctono della zona dove ho i vigneti a Oriolo dei Fichi – ha aggiunto l’imprenditore – telefonai al noto gastronomo Luigi Veronelli e lui accolse la mia richiesta per ‘capire’ insieme il vitigno. Iniziammo quindi una collaborazione dalla quale è nato il vino Savignone”.
“Fin dall’inizio della mia avventura in campo enologico ho dato importanza alla valorizzazione dei vitigni della mia terra quali il Sangiovese e l’Albana, in seguito ho iniziato un percorso per valorizzare il vitigno Centesimino e il vitigno Longanesi tipico della provincia di Ravenna. Ho sempre fatto di tutto affinché i miei vini rispecchiassero e valorizzassero il mio territorio”.
“Un’altra peculiarità della nostra produzione – ha precisato Morini – è la sostenibilità. Cerco infatti di ‘creare’ meno stress possibile per l’ambiente evitando di fare trattamenti superflui. Inoltre, disponiamo di un impianto fotovoltaico posizionato sul tetto della cantina che ci permette di abbattere la CO2 prodotta e di essere autosufficienti per il consumo di energia elettrica”.